Mediamente il Golfo di Trieste rilascia
nell'atmosfera 2050 MJ/m2 all'anno, che si aggiungono ai 4616 MJ/m2
annuali della radiazione solare.
Il litorale triestino e la città di
Trieste beneficiano quindi di un incremento di energia pari al 44% della
radiazione solare localmente disponibile. La temperatura media annua è
quindi molto superiore a quella di altre località situate alla stessa
latitudine.
Golfo di Trieste -
Muggia e Trieste Sud
TRIESTE PORTO LIDO
stazione meteo Os.Mer
TEMPERATURA
ATTUALE
IL
TEMPO ED IL CLIMA SUL GOLFO DI TRIESTE
Il litorale del Territorio di Trieste per statistica è
enormemente più mite del vicino nord Italia, con minime regolarmente
dai 6 fino ai 10 gradi più alte delle località della pianura Padana. La
notte e al mattino è
pure sempre parecchio più mite delle varie città del centro Italia,.....
eppure Trieste è sempre dipinta gelida dai malinformati italiani, che mai vi hanno messo
piede e nemmeno sanno bene dove sia.. Per fortuna austriaci e tedeschi sanno
invece molto bene quanto mite sia la nostra zona, che era un tempo
famosa come "Riviera Austriaca". Già nel '900 il professor Eduard
Mazelle direttore del K.K. Osservatorio di Trieste osservava come
l'Adriatico orientale, di cui fa parte il litorale triestino, fosse,
a parità di latitudine, ben 3 gradi più caldo di quello occidentale
( coste italiane) e di come l'isola di Lussino, al largo
dell'Istria, avesse medie più alte di quelle della Costa Azzurra.
Questo sito vi aiuterà un po' a mettere le
idee a posto.
Accade infatti purtroppo di continuo che i giornali e le
televisioni facciano a
gara per sparare menzogne sul tempo a Trieste, sicuri che siamo
tanto lontani lassu' a nordest, che nessuno verra' a controllare le
falsità che inventano questi.
Secondo gli ignoranti infatti, essendo molto a nord e molto
a est, a Trieste per forza fa molto freddo. Inoltre non può essere
che sempre nuvoloso con pioggia e neve d'inverno. Date però un'occhiata alle medie
statistiche che trovate più sotto e dopo sappiateci dire ....!!
Il
tanto famoso vento di bora, come testimoniano le statistiche
ufficiali, a Trieste soffia veramente forte ( >10m/s) in media
per soli 11 giorni all'anno.Per confronto, nel porto di Tolone in
Provenza, il Mistral forte raggiunge lì le 136 giornate annue.
A
Trieste in realtà sono solo 4 le giornate all'anno di vento molto forte
(>15/m/s). A Tolone sono invece ben 81.
La zona litoranea da Miramare a Sistiana
poi è addirittura completamente sottovento alla Bora, che non vi
soffia mai.
Ma secondo la stampa, una Bora
violenta flagella la nostra costa tutti i santi giorni dell'anno.
Eppure Trieste con 200 giorni annui senza vento ed una media mensile
intorno ai 10 km/h anche nei mesi invernali, è in verità molto meno
ventosa della stragrande maggioranza delle città costiere.
Leggete e divertitevi, in fondo a questa pagina,
con le imperdibili notizie - inventate dai giornalisti
ignoranti che per invidia manifesta parlano della nostra citta'
solo per falsissimi luoghi comuni, e dovrebbero solo domandarsi
in che posti dal clima orribile abitano invece loro.
Ecco però perchè poi incontriamo
persone ad esempio di Arezzo o
di Vicenza (per fare due esempi tra mille ) che sentendo che siamo di
Trieste, dicono, credendo pure di sfottere, ah voi lassù a Trieste, al
freddo ....beh...stamani come sempre qui minime di10 gradi più
calde che da voi, come da regola...
OSSERVATORIO METEOROLOGICO REGIONALE OSMER
STATISTICA
DELLA TEMPERATURA A TRIESTE PORTO LIDO
1997
15.4°
1998
15.2°
1999
15.2
°
2000
16.2°
2001
16.1°
2002
16.1°
2003
16.2°
2004
15.7°
2005
15.0°
2006
15.5°
2007
16.2°
2008
15.7°
2009
16.1°
2010
15.0°
2011
16.1°
MEDIA ANNUALE
1997/2011 :
15,72°
JAHRESDURCHSCHNITT 1997/2011 :
15,72°
MEDIE
MENSILI DELLE TEMPERATURE (1997-2011) :
JAN
FEB
MAR
APR
MAI
JUN
JUL
AUG
SEP
OCT
NOV
DEZ
6,8
7,3
10,1
14,0
19,1
22,8
25,0
25,0
21,0
17,0
12,3
8,2
Secondo
le statistiche più recenti, basate sulle
osservazioni degli ultimi 15 anni a Porto Lido, la
temperatura media annuale sul litorale di Trieste è di
15,7 gradi centigradi , le precipitazioni annuali
ammontano in media a 924 millimetri e l'umidità relativa
media annuale è del 64 per cento.
Secondo
le statistiche dell'Istituto geografico nazionale , il
numero di giorni sereni in un anno a Trieste supera
quelli goduti a Roma o Napoli, e in
Italia viene superato solo da Sanremo, Gela, Reggio
Calabria e poche altre zone.
Infatti,
secondo le ricerche statistiche a suo tempo compiute dal famoso Prof.
Silvio Polli
dell'Università di Trieste, il numero di giorni almeno
parzialmente soleggiati che si contano in un anno lungo la
costa triestina gareggia con la Provenza e la Costa
Azzurra, raggiungendo le 300 giornate annue.
Come
nel sud della Francia, anche lungo la riviera di Trieste
il cielo si mantiene sereno non solo pressoché sempre
durante l' estate ma spessissimo anche durante
l'inverno, mentre intanto le pianure italiane , austriache
e slovene sono sotto le nebbie
ed il Suditalia per settimane permane sotto l'umido e la
pioggia.
Non
è raro partire da Trieste in pieno inverno con un
splendido sole e dodici gradi, per arrivare un'ora
dopo a Venezia e Treviso sotto la nebbia in un paesaggio
di campi e alberi bianchi per il ghiaccio e con alcuni
gradi sottozero in pieno giorno.
Più
fa freddo e più è marcata la differenza: in alcune
occasioni, come in alcune mattine del dicembre 2009, si
sono verificati persino 20 gradi di differenza in più
tra Trieste e la pianura veneto friulana.
Anche al di fuori della città, le
minime notturne registrate dall'AM a Barcola (TS) o
dall'Osmer a Muggia, sono d'estate come d'inverno, sempre di
moltissimigradi superiori non solo a quelle delle
città del Norditalia, Austria e Slovenia , ma superiori anche
alle città del Centro come
Firenze, Roma o Pescara nonchè alle città del Sud
non litoranee.
Negli
ultimi anni, probabilmente perché il cambiamento
climatico ha migliorato il clima del golfo di Trieste piu'
di altre zone ( come conferma il Max Planck Institut ),
anche Bari e Napoli registrano in genere dati ufficiali di
temperatura minima piu' freddi di Trieste.
Nella bella Napoli, dove tanto si canta o'sole mio,
risulta invece che il numero delle giornate di sole, di
per sé non poi così elevato come si ama far credere, è diminuito
in modo impressionante ( il 20% in meno !! ) negli ultimi
decenni, con un parallelo aumento esponenziale delle giornate con
pioggia.
Un
ulteriore record per la zona di Trieste è quello della
bassissima umidità relativa, una media annua del 64% ,
dato cui si avvicina solo la zona di Sanremo, mentre le
altre città italiane vanno dal 75 % del Suditalia all 85
% di Milano.
TEMPERATURA
ATTUALE ACQUA ADRIATICO MEDITERRANEO CENTRALEAKTUELLE
WASSERTEMPERATUR - ADRIA UND ZENTRALES MITTELMEER
DAS KLIMA DER TRIESTINER RIVIERA
Die Sommermonate
sind lang und warm, mit Tiefswerten in den 20 C° und
Höchstwerten in den 26 C° von Mitte Mai bis Mitte September.
Hitzewellen können das Quecksilber in die 35 C° senden, aber das
Ersticken der Hitze dank der kühl werdenden Wirkung des Seewinds
verhindert ist.
Phytocenologisch
gesehen, handelt es sich um eine mediterrane Zone mit immergrüner
Vegetation, die Wälder bestehen vorwiegend aus Steineichen und
Schwarzeschen (Orno-quercetum ilicis L.).
Ein
wichtiger Grund, warum das Klima von Trieste und seiner Riviera
vorteilhaft ist, ist dass es selten, oder nie, zur gleichen Zeit,
kalt und nass ist.
Wenn das Wetter kalt ist, ist es mit dem Nordwind, und die Luft
ist trocken. Wenn die Luft feucht ist, Südwind herrscht vor, und
die Temperatur ist mild.
An
der Küste der Winter ist ziemlich kurz und sonnig, allgemein mild.
Sonnenstunden
- Ore di Sole - Sunshine Hours - Oras de Sol
YEAR
Jan.
Feb.
Mar.
Apr.
May
Jun.
Jul.
Aug.
Sep.
Oct.
Nov.
Dec.
Hours
6,5
4
5
6
7
8
10
11
10
7
6
4
4
Regenfall
- Precipitazioni - Rain - Lluvia
YEAR
Jan.
Feb.
Mar.
Apr.
May
Jun.
Jul.
Aug.
Sep.
Oct.
Nov.
Dec.
Mm.
920
70
70
80
90
70
50
40
60
80
110
120
80
Le
temperature estreme nel corso dell’anno lungo la costa
raggiungono in media i –2,.5° per la minima assoluta
dell'anno ed i 34° per la massima assoluta dell'anno.
L’escursione termica media annua tra le temperature mensili oscilla
intorno ai 18° e rientra nel clima marittimo.
L'escursione
termica giornaliera è tra le più ridotte d'Italia e d'Europa, variando
all'incirca dai soli 4° di escursione tra minima e massima dell' inverno ai 5-6 'C
in estate. Il
clima è pertanto assolutamente marittimo.
A
Trieste Porto Lido, stazione che rappresenta il clima della
zona costiera, il numero dei giorni durante i quali la temperatura minima
scende a 0° C o più in basso, è in media di 6 volte. Di
anno in anno può variare da nessuno negli inverni miti ad una
decina negli inverni più rigidi. A Barcola, un po'più fredda, la stazione
dell'AM, posta sotto un ventoso canalone da cui spesso scendono le
correnti fredde dall'altipiano sovrastante, registra invece una
media annua di 9 minime sottozero ( 1971-2000).
Localmente
la differente esposizione ed altitudine ( il territorio triestino giunge sino ai 670
metri sul livello del mare) può determinare enormi variazioni della
temperatura al suolo nello spazio di pochi metri, per cui, in diversi
casi, appena superato un costone si può assistere a bruschi
cambiamenti della vegetazione e alla presenza di specie vegetali non proprio
mediterranee.Fenomeni simili si riscontrano già in rioni periferici quali San
Giovanni e Longera dove si verificano abitualmente differenze anche di 5
C° in meno rispetto al centro. Notevolissima la differenza anche con
zone vicine al mare e poste al livello del mare ( Rabuiese la sera è
anche 7 gradi più fredda di Muggia )
In alcuni rioni posti
sull'altipiano
sovrastante la temperatura può essere talvoltaanche 10 gradi inferiori alla città
ed al litorale.
Tale
caratteristica è spesso usata dalle stazioni televisive per i loro
ingannevoli servizi sul maltempo.
La
flora tipica della fascia litoranea è quella naturale del mediterraneo: olivi,
fichi, mandorli, lecci, pini marittimi, melograni e la macchia di
arbusti sempreverdi ( olivo selvatico, ginepro, oleandro, corbezzolo,
mirto, pistacchio, euphorbiacee, ecc.) nonché le erbe aromatiche
come il timo, la lavanda, la salvia, la menta.
Notevole
risulta l'intensità della radiazione solare lungo tutta la fascia
costiera, in quanto oltre a quella diretta vi perviene pure quella
riflessa dalla superficie acquea.
Il
microclima lungo il costone della costiera triestina , completamente
riparato dai venti settentrionali ed esposto a sudovest, è
particolarmente mite, e dietro alcune spiagge naturali vi è possibile
osservare agavi, aptenie e opuntie.
Grande,
secondo le ricerche statistiche del Prof. Polli dell'osservatorio di
Trieste, è il numero di giornate - 300 in media all'anno -
totalmente o parzialmente soleggiate.
Con
quasi 2500 ore di sole all'anno, la Riviera triestina risulta
statisticamente una delle zone più soleggiate non solo d'Italia ma di
tutta Europa. Il confronto col clima di zone anche vicinissime, quali il
Friuli, il Carso, e la Slovenia, è impressionante.
Ovunque
ci si trovi, a Trieste, il mare non dista mai più di qualche chilometro.
Solo
in quartieri interni come San Giovanni o Longera o in collina come a
San Luigi, Gretta, Cattinara od Opicina, la sua influenza non si fa
quasi più sentire e in pochi chilometri si passa a climi inclementi,
proverbiali per la loro rudezza .
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Reiseplaner: Triest
Der Reisesplaner dient zur Berechnung des
durchschnittlichen Wetters der vergangenen Jahre an
einem Ort Ihrer Wahl.Die Berechnungen können Ihnen bei
Ihren Planungen Anhaltspunkte geben.Es handelt sich
hierbei um durchschnittliche Werte und nicht um das
tatsächliche Wetter vor Ort.
Abreisetag:
Dauer:
Tiefstwerten in den +
0 /1° sind sehr selten sogar im Herzen des Winters.
Frost an der Küste
ist ganz ungewöhnlich, wenn auch der Riviera von Trieste an grob
derselben Breite wie Mailand oder Venedig sitzt, nimmt es im
Durchschnitt nur 8 Tage mit Frühtemperatur unter dem Einfrieren im Jahr
( Rom 30 ).
Italien -
Frostnächte in einem Jahr - Notti sottozero all'anno
Die Küstenstrecken südlich von Sistiana und bis Grignano, einschließlich
des Schlosses Miramar, verkeilt zwischen Mittelmeer und den Südalpen ,
werden zu den kalten Druckwellen des Nordwindes fast nicht ausgestellt,
und die Kälte wird durch das warme Wasser des Mittelmeeres gemäßigt.
Hier ist die
winterliche Temperatur noch etwas milder als in Triest und in Istrien
und
Die Adriaküste bei
Triest ist mit etwa 2500 Sonnenstunden pro Jahr und einer
Wassertemperatur im Sommer bis 27 Grad eine der sonnigsten Küsten
Europas.
Im mediterranen Raum
- dauern die kühlen Wintermonate nur halb so lang wie nördlich der Alpen
und sind von deutlich milderem Charakter. Dies ermöglicht am Golf von
Triest einer Fülle von Pflanzen die Ausbreitung, welche wohl ein paar
Monate Winterpause benötigen, mit extrem tiefen Temperaturen aber nicht
zurechtkommen.
Aufgrund neuerer
Beobachtungen und meteorologischer Aufzeichnungen
der letzten Jahre, beträgt die mittlere
Jahrestemperatur in Triest 15,6 C° , die
Niederschläge 940 mm und die relative
Luftfeuchtigkeit 64%. Etwas südlicher von Trieste
wird die Halbinsel Istrien von dem 45. Breitengrad
geschnitten, sodass Triest auf dem halben Weg
zwischen dem Äquator und dem Nordpol liegt - auf der
idealsten Stelle der Nordhemisphäre im
geographischen und temperaturbezogenen Sinne. Diese
Lage ermöglicht eine jährliche
Durchschnittstemperatur von 15,6 Grad Celsius, bzw.
von 24 Grad Celsius im Sommer, 16° im Herbst, 8° im
Winter und 15° im Frühling.
Dieses Klima hat
drei typische Winde und zwar Scirocco, Bora und
Maestrale. Im Sommer ist der Maestrale am meisten
vertreten, eine leichte Brise, die vom Meer Richtung
Land weht, und warme Sommernächte abkühlt, im Herbst
der Scirocco und im Winter Bora und Scirocco.
In Triest
scheint die Sonne im Durchschnitt während 300
sonniger oder teilweise sonniger Tagen, mit
insgesamt 2500 Sonnenstunden in einem Jahr.
Mittlere
Windstärke 7,0 km/h - Windstill 42 % (200 Tagen pro
Jahr).
Das Meer ist
die größte Wohltat am Golf von Triest. Die
Durchschnittstemperatur beträgt im Winter von 8 bis
10 Grad und im Sommer um 25 Grad Celsius. Das
Salzgehalt des Wassers beträgt 38 Promille. Ein
hohes Gehalt an Salz, Natrium, Chlor, sowie an
Sulfaten und Magnesium sind die Grundlage für ein
gesundes Bad, das der menschliche Körper und die
Haut so nötig braucht.
Im Sommer kann
man den prachtvollen Farbenfächer aus allen
Blaunuancen unseres Meeres genießen. Auch die
Meeresbewegung muß man erleben : Wellen, Strömungen,
Ebbe und Flut. . . .
Die Sommerlichen
Wassertemperaturen bewegen sich in Küstennähe von 24
C° bis zu 28 C°, was äußerst angenehm ist für
Wassersport und Schwimmen
MEDITERRANES KLIMA
Auch Mittelmeerklima genannt. Gehört je nach
Klassifikation zum
subtropischen oder
warmgemäßigten
Klima. Es ist geprägt von warmen, trockenen Sommern
und milden, feuchten Wintern. Nebst den Gebieten
rund um das Mittelmeer weisen auch Südkalifornien,
der mittlere Teil Chiles, die Südspitze Afrikas
sowie größere Teile der Süd- und Ostküste
Australiens diesen Klimatyp auf.
Rund ums Wetter
La Costiera triestina.
Un
costone roccioso alto dai 200 ai 450 ripara la Costiera.
La
parete, coperta da una folta vegetazione, si lascia esplorare attraverso i
suoi ripidi sentieri. Dall'alto, il panorama è stupendo. Sullo sfondo, la
foce dell'Isonzo, con l'Isola della Cona; a destra, il castello di Duino,
che domina il golfo dall'alto del suo promontorio bianco a strapiombo sul
mare; a sinistra, Trieste e l'Istria, con Punta Salvore alla sua
estremità occidentale.
Proseguendo il nostro viaggio verso sud, dopo alcuni chilometri di natura
selvaggia, incontriamo le prime villette immerse nel verde. Man mano che
si procede, la zona è sempre più antropizzata, fino ad arrivare
all'ottocentesco castello di Miramare, con l'antistante riserva marina, in
cui è vietato ogni tipo di navigazione. Si può passare al largo, alla
volta di Trieste, o magari distanziarsi dalla costa, per ammirare il
panorama del golfo nel suo complesso.
L'itinerario qui descritto sommariamente è un pout-pourri di
paesaggi e di ambienti tipici del Mediterraneo, che qui però troviamo
raccolti in poche decine di chilometri quadrati.
Sicuramente è un paesaggio stuzzicante e sostanzioso per i turisti
da gustare magari insieme alle splendide isole del Quarnero e della
Dalmazia.
Quando
il tempo è freddo, colle correnti da nord, l’aria è molto secca mentre
quando l’aria è umida vi sono venti da sud, e la temperatura è
mite.
Phytocenologicamente
si tratta di una zona mediterranea con vegetazione sempreverde composta
perlopiù da lecceti e pinete (Orno-quercetum ilicis L.).
L'attrattiva
non consiste solo nella bellezza dei luoghi ma anche nelle particolarità
climatiche.Quasi tutto l'anno si fa sentire l'influsso climatico
marittimo... non è sensibilmente freddo d'inverno, il calore estivo è
mitigato dalle brezze e il blu del mare, che ricorda da vicino la
Costa Azzurra, è molto diverso dalla costa adriatica italiana.
La
primavera, con i giorni che rapidamente si allungano, quasi si fa toccare
attraverso la magnifica fioritura dei mandorli nelle settimane di
febbraio, poi arriva l'estate con i suoi cieli quasi sempre sereni , forse
interrotti qualche notte da uno scroscio di pioggia di breve durata.
Splendidi
i bagni di mare nelle acque, chiare come specchi, che per l'alto contenuto
salino (3,8 per cento, esatttamente come nel Mediterraneo sudorientale da
cui giungono le correnti ) alleviano lo sforzo del nuotare anche alle
persone meno sportive.
Le
gioie del bagno di mare si possono godere di solito fino a metà ottobre,
quando sui laghi già da tempo le giornate sono diventate autunnali,
mentre qui si può ancora godere del clima gradevole.
La
differenza più grande rispetto alle regioni dell'interno la porta
l'inverno, che dura da dicembre a febbraio ed è comunque diverso da
quello che si intende per inverno già pochi chilometri più distante dal
mare .
Fino
alla fine dell'anno in genere le giornate non sono molto fredde, spesso
sono interrotte dalla pioggia ma anche dallo splendere del sole che presto
ritorna. Ed anche nei giorni piovosi ci sono ore in cui la pioggia fa
pausa ed è possibile stare all'aperto. La brina al mattino è del
tutto assente.Un periodo un po' più freddo, caratterizza spesso la
seconda parte di gennaio, con giornate però in genere assai soleggiate,
che anticipano nella loro luminosità la primavera. Comunque il mattino
solo raramente vede la colonnina del mercurio scendere sotto lo
zero.
Buona
parte della vegetazione è costituita da lecci, pini, olivi e altri
sempreverdi e il nordeuropeo ha l'impressione che qui lungo la costa
quasi non esista l'inverno. La fioritura primaverile inizia con una serie
di piante che preparano le loro gemme e già ad inizio febbraio fioriscono
i bianchi viburni, e i gialli gelsomini e subito dopo i candidi mandorli.
Sul
Golfo quasi sempre almeno nelle ore centrali della giornata il cielo si
rischiara e lascia passare i benefici raggi del sole.
Per
gran parte dell’anno la costa triestina gode quindi di un clima mite e
soleggiato. Anche l’inverno, in genere, conta numerose giornate di sole,
e risulta particolarmente salubre poiché statisticamente il clima
lungo questa costa è di rado contemporaneamente freddo ed umido.
TRIESTE
PORTO LIDO ( OS.ME.R)
Tage
im Durchschnitt mit Frühtemperaturen unter Null
Giorni in cui la minima notturna può scendere sotto lo zero
Jan.
Feb.
Mar.
Apr.
May
Jun.
Jul.
Aug.
Sep.
Oct.
Nov.
Dec.
Days
3
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
Jahr:
6 Tage - Anno: 6 gg.
Il
Clima della Riviera Triestina
Poco
a sud di Trieste il 45 -esimo parallelo taglia la penisola istriana,
cosicché Trieste si trova a metà strada tra l'Equatore ed il Polo, nella
posizione ideale dal punto di vista geografico e climatico dell'emisfero
settentrionale.
La
presenza del mare Mediterraneo e il riparo delle colline circostanti
permette qui una media di 24 ° in estate e, rispettivamente,
di 16° in autunno, di 8° in inverno e 15° in primavera.
La costa di Trieste è la zona più settentrionale del mondo in cui si
ritrova la macchia mediterranea originale e dove si produca olio da
varietà autoctone di olivo ( Bianchera e Carbonera) che si perpetuano
sempre qui da oltre 2000 anni, (e non da varietà di provenienza
meridionale importate recentemente nel tentativo di acclimatarle, come
accade altrove nell'Italia settentrionale).
E'
quindi il mare il fattore che influenza principalmente il clima di
Trieste e dalla sua Riviera, conferendogli espressi caratteri marino
mediterranei.
L'area
costiera del Territorio di Trieste,
secondo
la suddivisione climatica di Koeppen è caratterizzata da clima
mediterraneo.
Le
estati sono calde e secche, gli autunni mediamente piovosi e gli
inverni piuttosto miti.
Sul
Golfo quasi sempre almeno nelle ore centrali della giornata il cielo si
rischiara e lascia passare i benefici raggi del sole.
Per
gran parte dell’anno la costa triestina gode quindi di un clima mite e
soleggiato. Anche l’inverno, in genere, conta numerose giornate di sole,
e risulta particolarmente salubre poiché statisticamente il clima
lungo questa costa è di rado contemporaneamente freddo ed umido.
TRIESTE
CITTA'
- VELOCITA' MEDIA MENSILE DEL VENTO
Jan
Feb
Mar
Apr
Mai
Jun
5.9
5.3
5.1
4.9
5.5
6.9
[km/h]
Jul
Aug
Sep
Okt
Nov
Dez
7.0
7.5
7.1
7.5
10.7
10.5
[km/h]
Media
annuale : 7.0 km/h
fonte dato
: Wetteronline.de
osservatorio ITN in piazza Ortis
Klimatische
Bedingungen der Triestiner Küste
Aufgrund neuerer Beobachtungen und meteorologischer Aufzeichnungen der
letzten Jahre, beträgt die mittlere Jahrestemperatur in Triest 15,6
C° , die Niederschläge 924 mm und die relative Luftfeuchtigkeit
64%.
Etwas
südlicher von Trieste wird die Halbinsel Istrien von dem 45. Breitengrad
geschnitten, sodass Triest auf dem halben Weg zwischen dem Äquator und
dem Nordpol liegt - auf der idealsten Stelle der Nordhemisphäre im
geographischen und temperaturbezogenen Sinne.
Diese
Lage ermöglicht eine jährliche Durchschnittstemperatur von
25° Celsius im Sommer, 16° im Herbst, 8° im Winter und 15° im
Frühling.
Dieses
Klima hat drei typische Winde und zwar Scirocco, Bora und Maestrale.
Im
Sommer ist der Maestrale am meisten vertreten, eine leichte Brise, die vom
Meer Richtung Land weht, und warme Sommernächte abkühlt.
Am
meisten vertreten im Winter ist die Bora, ein Fallwind der Adria, der an
der italienischen, istrischen und dalmatischen Küste aus NO weht.
Dieser Wind erwärmt sich wie der Föhn ebenfalls trockenadiabatisch. Er
wird durch das Hochplateau kanalisiert und erreicht dadurch hohe
Windgeschwindigkeiten.
Trotz dieser Erwärmung wirkt deshalb im warmen Küstengebiet als
kalter Wind.
Triest
ist im Vergleich mit anderen Meeresstädte nicht besonders windig: Windstill
58 % (ueber 200 Tage pro Jahr) - Mittlere Windstärke 7,0 km/h.
Das
Meer ist die größte Wohltat am Golf von Triest.
Das
Salzgehalt des Wassers beträgt 38 Promille.
Ein
hohes Gehalt an Salz, Natrium, Chlor, sowie an Sulfaten und Magnesium sind
die Grundlage für ein gesundes Bad, das der menschliche Körper und die
Haut so nötig braucht.
Im
Sommer kann man den prachtvollen Farbenfächer aus allen Blaunuancen
unseres Meeres genießen. Auch die Meeresbewegung muß man erleben :
Wellen, Strömungen, Ebbe und Flut. . . .
Die
Sommerlichen Wassertemperaturen bewegen sich in Küstennähe von 24 C°
bis zu 28 C°, was äußerst angenehm ist für Wassersport und Schwimmen.
Das
Klima von Triest ist besonders trocken, typisch mediterran mit heißen
Sommern und milden Wintern.
Schon
ein Spaziergang am Meer kann als natürliche Kurbehandlung angesehen
werden, da man dabei Aerosole einatmet, die Natrium, Chlor, Jod, Brom,
Magnesium, Silizium und andere gelöste Stoffe in der Luft enthalten.
Ein
wichtiger Grund, warum das Klima von Trieste und seiner Riviera
vorteilhaft ist, ist dass es selten, oder nie, zur gleichen Zeit, kalt und
nass ist.
Wenn das Wetter kalt ist, ist es mit dem Nordwind, und die Luft ist
trocken. Wenn die Luft feucht ist, Südwind herrscht vor, und die
Temperatur ist mild.
Sonne
an der Triester Küste
Der
größte Teil des Jahres genießt der Golf von Triest ein mildes und
sonniges Wetter.
In
Triest scheint die Sonne im Durchschnitt während 300 sonniger oder
teilweise sonniger Tagen, mit insgesamt 2500 Sonnenstunden in einem Jahr.
Im
Winter friert es selten.
Im
April-März und November-Oktober kann es ziemlich viel regnen.
Sommerzeit-Sonne
ist König in diesem südlichen Gebiet Europas und die meisten Regen
fällen zwischen dem Oktober und April.
Für den größten Teil des Jahres sind Sonnenbrillen für die
Touristen unerlässlich.
Jan
Feb
Mar
Apr
Mai
Jun
Jul
Aug
Sep
Okt
Nov
Dez
69
61
66
65
61
59
60
58
63
69
65
65
Relative
Feuchte in Triest
Umidità
Relativa a Trieste
Jahresdurchschnitt
64 %
Media
annuale 64 %
UMIDITA' RELATIVA IN SUDEUROPA
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
70
66
69
71
73
71
69
71
69
74
69
63
NIZZA
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
71
70
72
75
78
79
78
80
75
78
71
68
GENOVA
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
78
77
76
79
79
75
76
78
77
81
78
77
ROMA
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
87
80
76
78
79
72
69
74
79
85
84
87
RIMINI
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
76
73
74
72
73
72
71
73
74
76
71
73
BARCELONA
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
79
77
76
76
73
72
72
73
76
81
80
78
VENEZIA
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
76
75
73
74
76
73
74
76
75
77
71
73
PALERMO
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
84
80
75
73
74
68
68
71
74
79
82
84
CAGLIARI
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
78
75
70
72
73
65
65
69
75
80
79
78
BARI
Umidità
J
F
M
A
M
J
J
A
S
O
N
D
(%)
82
74
71
73
73
71
70
75
76
82
83
82
MILANO
REGIME DEI VENTI
Lungo la costa triestina il duplice riparo, a distanza adeguata,
dei colli e dei monti, arresta i rigori del freddo invernale,
lasciando tuttavia circolare una benefica ventilazione che
favorisce la formazione di deboli brezze che bastano ad evitare
l'eccessivo riscaldamento nelle giornate d'estate e l'eccessivo
raffreddamento nelle notti invernali. La costiera triestina è
inoltre esposta nella direzione più favorevole alla mitezza
del clima, a sudovest.
Nel
corso dell'anno, il mare mitiga la temperatura dell'aria
migliorando le condizioni climatiche locali in combinazione colle
correnti calde marine che risalendo da Sud l'Adriatico lungo la
costa dalmata si incurvano infine nella Baia di Trieste. Il
contrario di quanto avviene lungo le coste adriatiche italiane,
che d'inverno vedono scorrere una costante corrente marina da nord
ed essendo prive di riparo collinare ad est, sono di 3 gradi piu'
fredde a parità di latitudine con l'Adriatico orientale, come
scriveva già alla fine dell'ottocento il professor Eduard Mazelle,
direttore dell'Imperialregio osservatorio metereologico marittimo
di Trieste.
TRIESTE
CITTA'
- VELOCITA' MEDIA MENSILE DEL VENTO
Jan
Feb
Mar
Apr
Mai
Jun
5.9
5.3
5.1
4.9
5.5
6.9
[km/h]
Jul
Aug
Sep
Okt
Nov
Dez
7.0
7.5
7.1
7.5
10.7
10.5
[km/h]
Media
annuale : 7.0 km/h
fonte dato
: Wetteronline.de
osservatorio ITN in piazza Ortis
Va
comunque sempre tenuto presente che in pieno inverno,
qualche anno di rado, qualche altro più
frequentemente, il gradevole e mite clima dei litorali
può venire interrotto per qualche giorno dal tempo freddo
e ventoso causato dalla differenza di pressione e
temperatura con il freddo retroterra, e questo avviene in
contemporanea su gran parte delle coste mediterranee europee,
dalla Liguria alla Provenza, dalla Costa Brava alla
Sardegna.
Tolti
questi episodi, il clima lungo la riviera triestina è peraltro
piuttosto mite e in particolare i fortunati chilometri di costa
tra Sistiana e Miramare, e da Punta Olmi a San Bartolomeo,
sono completamente protetti dalla Bora e da tutti i
venti settentrionali in genere , in quanto stretti tra il
Mediterraneo a sudovest e il ripido costone carsico a nord, che
rappresenta l' ultima propaggine delle Alpi Meridionali.
Piuttosto
riparatate risultano anche le zona di Ancarano e Valle Oltra.
Esposte
ai venti settentrionali invece diverse zone di Trieste
città ( in primis San Giovanni, San Vito e San Luigi), gran parte
di Muggia, Capodistria ,Isola ,Pirano (con eccezione della zona di
Fornace e San Bernardino) e pure la famosa Portorose.
In
alto mare, specie sulla parte centrale del Golfo,l'arrivo della
Bora è temuto dai naviganti essendo tra i venti più violenti del
Mediterraneo in mare aperto, dove vengono
registrate raffiche fino a 50 nodi.
In
realtà però a terra queste velocità , non si registrano
assolutamente, nemmeno nei quartieri più esposti.
Deluderà
comunque molto gli amanti dei luoghi comuni sapere che nella zona
di Trieste i giorni di calma di vento siano in realtà addirittura
più di 200 e che la velocità media annua del vento a
Trieste è inferiore a quella di molte località considerate
climaticamente molto fortunate.
La
percentuale annuale di calma di vento del 58 %, ( media decennale
1986/1995 secondo l'I.G.N.), un dato che raffrontato con le altre
città di mare italiane, demolisce qualsiasi tentativo di
far apparire la città di Trieste fredda e molto ventosa.
Esattamente
il contrario di quanto accade a Napoli, dove i furbi partenopei
cantando sempre O'sole mio , hanno convinto la platea delle anime
semplici e credulone che a Napoli, una delle città piu' piovose
d'Europa, splenda sempre il sole. In tv il servizio sui danni
per pioggia e vento a Napoli va in onda quasi ogni giorno,
ma sempre accompagnato dalla frase iniziale "
Inconsueta giornata di pioggia per la solatia Napoli..."
.....convinti loro....
Basta
pero' sfogliare i giornali per rendersi conto che
Napoli e la Campania, sono in realtà piovosissime sulla
costa e nevosissime all'interno e ogni anno, dall'autunno alla
primavera sono alle prese con mesi di pioggia e umido,
con frane, danni ed inondazioni che si succedono ahimé
regolarmente.
Con
questi dati abbiamo cercato di far luce sul vero clima della
Riviera triestina.
Ma
non facciamoci illusioni..... i luoghi comuni hanno sempre di gran
lunga la meglio sulla realtà....comunque meglio così, gli altri
si tengano i loro luoghi comuni e noi ci teniamo il nostro ottimo
clima...
Das Klima
von Triest ist besonders trocken, typisch mediterran mit heißen
Sommern, milden Wintern und 2500 Sonnenstunden jedes Jahr. Schon
ein Spaziergang am Meer kann als natürliche Kurbehandlung
angesehen werden, da man dabei Aerosole einatmet, die Natrium,
Chlor, Jod, Brom, Magnesium, Silizium und andere gelöste Stoffe
in der Luft enthalten.
Sonne
an der Küste
Der größte Teil des
Jahres genießt der Golf von Triest ein mildes und sonniges
Wetter.
Im Winter friert es
selten.
Im April-März und
November-Oktober kann es ziemlich viel regnen.
Sommerzeit-Sonne ist König in diesem südlichen Gebiet Europas
und die meisten Regen fällen zwischen dem Oktober und April.
Für den
größten Teil des Jahres sind Sonnenbrillen für die Touristen
unerlässlich.
I RECORD DEL 1985, L'INVERNO PIU' FREDDO
DEGLI ULTIMI 50 ANNI
Firenze Peretola - 23°
Brescia Ghedi - 19,4°
Rimini Miramare - 17.2°
Bologna B. Panigale - 16,4°
Perugia - 15,8°
Bolzano - 15,7°
Milano Linate - 14,4°
Udine Rivolto - 14,6°
Venezia Tessera - 12°
Pescara - 11,6°
Roma Urbe - 9,8°
Trieste - 7,4°
Genova Sestri - 6,8°
Così
operano i nostri bravi giornalisti
La
bora ha durato solo qualche ora, ed era due giorni fa ? ? Che
peccato, e dire che oggi abbiamo ancora quasi cinque minuti di
telegiornale da riempire !!! Sentite, inventiamo per la decima volta
che IL VENTO A TRIESTE SOFFIA A 120
ALL'ORA.... anzi, no, no mettiamo che soffia a 140...
SONO
GLI STESSI GIORNALISTI CHE PER STUPIRE SI INCARICANO DI CAMBIARE SEGNO ALLE
TEMPERATURE ( UN PIU' QUATTRO DIVIENE UN MENO QUATTRO E
COSI' VIA, L'ANNO SCORSO PERSINO UN PIU' NOVE REGISTRATO A TRIESTE DIVENNE
IN TV UN BEL NOVE
SOTTOZERO, E' INCREDIBILE ) O DI ANDARE A FOTOGRAFARE POZZANGHERE GELATE
SU IN
PERIFERIA A 300 METRI DI ALTITUDINE, MIXANDOLE IN DISSOLVENZA COLLA
PIAZZA UNITA' , PER FAR CREDERE ALLA GENTE SI SIA GELATA LA
PIAZZA.
IMMAGINI
FILMATE IN ROMANIA SONO STATE FATTE PASSARE COME VIDEO MENTRE IL
GIORNALISTA COMMENTAVA
ASSURDITA'.
I
venti forti del Mediterraneo come Mistral e Bora hanno sempre, nel
corso dell'episodio, qualche sporadica raffica "anomala"
di pochi secondi , che sono per la Bora fino a 2 volte più
violente .Non causano danni perchè durano pochi secondi.
Per
la stampa e tv però i due concetti sono assai difficili da
capire , o fanno finta, poiché comunque per stupire va sempre
preso il numero più alto, e va sempre ingrandito di ancora
qualcosa. Mettiamo che il vento soffiava a 60 ( questo sulla
torretta, ma all'altezza di 10 metri ben il 30 % in meno, e
al suolo appena soffiava un debole zefiro....) ma solo per un
secondo c'è stata una raffica anomala a 80 ( sempre sulla
torretta, al suolo appena avvertita)...... la notizia sarà
: LA BORA SOFFIA A 100 ALL'ORA....
Il
colmo è che queste misurazioni ITT ,già di per sé irreali, poi
si moltiplicano passando di mano in mano.
Insomma
se il vento è sui 40 all'ora , l'ITT ne misurerà almeno
60......poi i 60 divengono per incanto 90 per il quotidiano,
poi 110 per la radio e infine 130 per la tv....
Questa
assurda situazione potrebbe essere definita folkloristica se non
andasse regolarmente avanti da molti anni.....una vera tristezza
!!!
Così
operano i nostri bravi giornalisti !!
La
bora ha durato solo qualche ora, ed era due giorni fa ? ? Che
peccato, e dire che oggi abbiamo ancora quasi cinque minuti di
telegiornale da riempire !!! Sentite, ridiamo per la decima volta
la notizia che IL VENTO A TRIESTE SOFFIA A 120
ALL'ORA.... anzi, no, che non si pensi che sia la notizia avanzata
da ieri...no no , cambiamo e mettiamo che soffia a 140...
SONO
GLI STESSI CHE SI INCARICANO DI CAMBIARE SEGNO ALLE
TEMPERATURE ( UN PIU' QUATTRO DIVIENE UN MENO QUATTRO E
COSI' VIA, L'ANNO SCORSO PERSINO UN PIU' NOVE DIVENNE UN NOVE
SOTTOZERO, E' INCREDIBILE) O DI FOTOGRAFARE POZZANGHERE GELATE IN
CARSO A 300 METRI DI ALTITUDINE, MIXANDOLE IN DISSOLVENZA COLLA
PIAZZA UNITA' , PER FAR CREDERE ALLA GENTE SI SIA GELATA LA
PIAZZA.
IMMAGINI
REGISTRATE IN ROMANIA VENGONO FATTE PASSARE A TESTIMONIARE LE
ASSURDITA' RACCONTATE SUL MALTEMPO IN ITALIA.
I
venti forti del Mediterraneo come Mistral e Bora hanno sempre, nel
corso dell'episodio, qualche sporadica raffica "anomala"
di pochi secondi , che sono per la Bora fino a 2 volte più
violente .Non causano grossi danni perchè durano pochi secondi.
Per
la stampa e tv però i due concetti sono assai difficili da
capire , o fanno finta, poiché comunque per stupire va sempre
preso il numero più alto, e va sempre ingrandito di ancora
qualcosa. Mettiamo che il vento soffiava a 60 ( questo sulla
torretta, ma all'altezza di 10 metri ben il 30 % in meno, e
al suolo appena soffiava un debole zefiro....) ma solo per un
secondo c'è stata una raffica anomala a 80 ( sempre sulla
torretta, al suolo appena avvertita)...... la notizia sarà
: LA BORA SOFFIA A 100 ALL'ORA....
Il
colmo è che queste misurazioni ITT ,già di per sé irreali, poi
si moltiplicano passando di mano in mano.
Insomma
se il vento è sui 40 all'ora , l'ITT ne misurerà almeno
60......poi i 60 divengono per incanto 90 per il quotidiano,
poi 110 per la radio e infine 130 per la tv....
Questa
assurda situazione potrebbe essere definita folkloristica se non
andasse regolarmente avanti da molti anni.....una vera tristezza
!!!
Rispetto
al secolo scorso la temperatura media sia dell'aria che del mare a Trieste
è salita di ben oltre un grado, parallelamente sono diminuite del 10 % le
precipitazioni, che da oltre 1000 millimetri sono passate attualmente a
poco più di 900 mm. annui.
Secondo gli studi del Max-Planck-Institut für Meteorologie di Amburgo la
zona di Trieste é tra quelle che più beneficieranno di un
miglioramento climatico nel corso del nuovo secolo.
Per
il periodo 2071-2100 si prevedono qui addirittura oltre 4 gradi di media
in più rispetto al periodo 1961-1990 , il che porterà la temperatura
media annuale non lontano dai 19 gradi. Le precipitazioni , secondo le
ultime elaborazioni, da noi dovrebbero restare sui livelli attuali (
diminuendo sul Mediterraneo meridionale ed aumentando sul Nordeuropa). Se
già oggi la nostra zona é un paradiso botanico, essendo la provincia
d'Italia con maggior biodiversità, (con quasi 2000 specie diverse
che vivono in 212 kmq, pari al doppio di Roma, provincia seconda
classificata, ma con un estensione decine di volte maggiore) c'é da
immaginare quale straordinaria evoluzione porterà un simile optimum
climatico.
Si
è molto discusso sulla possibilità che un cambiamento della circolazione
termoalina degli oceani possa indebolire il riscaldamento dell'Europa
Occidentale da parte della Corrente del Golfo. Il Max Planck Institut
ritiene che in nessun caso questo possa contrastare se non in minima e
trascurabile parte il riscaldamento atteso sulle nostre zone. Si prevede
inoltre un costante aumento dell'indice NAO ( Oscillazione nordatlantica)
con inverni sempre più dominati dall'influsso mite e umido
dell'Atlantico, mentre la diminuzione di del differenziale di temperatura
tra Mediterraneo e Europa continentale ( che si scalderà di oltre 6 gradi
) porterebbe a una pressoché totale scomparsa delle ondate di freddo
dalla Russia.
METEO
ASSURDITA'
L'inverno
come si diceva porta inevitabilmente con sé giornate molto ventose su
quasi tutte le zone costiere, e non certo solo sulla città di Trieste.
Solo
per fare due esempi seguendo costantemente i dati di Nizza e Genova ci si
accorge che sul lungo periodo si assommano velocità medie del vento da
NE molto superiori a quelle di Trieste.
Non
parliamo della Sardegna settentrionale.
In molte zone litoranee insomma il clima invernale non è proprio
sempre quello vantato dalle agenzie di viaggio, ma si possono trovare
d'inverno cielo e mare pallidi o giorni in cui il vento soffia rigido.
Il
grido del vento tra i monti e il mare, vento che dura un giorno o due,
scardina infissi, solleva vasi pesanti trascinandoli per la terrazza, non
sono certo fenomeni riservati alla zona di Trieste, ma ben noti anche
in tante
zone litoranee di Italia, Croazia, Francia e Spagna.
Per
Stampa e Tv, però ,grazie all'autoperpetuazione dell'ignoranza, che ama
molto ogni steorotipo, il servizio sul vento arriva sempre da
Trieste. E' solo qui che sferza il vento.
Guarda
caso pero' é tutto altrove che fa danni miliardari
e vittime, e Trieste nelle classifiche di pericolosità delle tabelle
delle assicurazioni é proprio agli ultimissimi posti per rischio danni.
Assurde
misurazioni del vento di Bora a Trieste prese sulla torretta di una scuola
ad una quota ben 4 volte superiore alla norma dell' Organizzazione
meteorologica mondiale vanno a ruba tra i mass media assetati di
meteospazzatura, e che mai si sognerebbero di dire le cose come stanno.
In
giornate in cui secondo le stupidaggini propinate dalla TV la Bora a
Trieste soffia "a oltre 100 chilometri orari" come
pomposamente vi viene riferito, sapete che in realtà si svolgono senza
alcun inconveniente tutte le attività all'aperto, compresi i
mercatini all'aperto, in piazza, dove appena si muovono le maglie e
i foulard appesi in esposizione....
Ma
se con vento a 100 dovrebbe volare in aria non solo la merce, ma tutto il
mercatino, bancarelle clienti e venditori compresi !! Intanto nei caffè e
bar si beve l'aperitivo chiacchiarando ai tavolini all'aperto. Non
dovrebbero volare nell'ordine bicchiere tovaglia , tavolino e infine
clienti compresi ? Ma chi vogliono prendere in giro con questi dati ?
Com'è
che non si sente onda verde avvertire che c'è pericolo gravissimo sulle
strade triestine per il terribile fortissimo vento, come mai non è
vietato il transito ai veicoli telonati che se ne continuano a circolare
senza problemi per tutta la provincia ? ?
Se
vi dicono che la Bora oggi soffia a 120 all'ora, come si potrebbe secondo
voi ipotizzare che il pubblico intanto possa pattinare sulla
pista di ghiaccio artificiale in piena piazza ?
Non
dovrebbero essere tutti scaraventati a terra e portati in ospedale dopo
pochi secondi ?
Le
partite di calcio di serie B si giocano regolarmente mentre secondo la
radio la bora soffia a 130 ?
Dati
fuori realtà, assurde finzioni sceniche, sono divenuti così petulanti e
ripetitivi che alla fine la gente normale non può far altro che credere
al falso messaggio propinato da tutte le reti riunite (CON PARTENZA DALLA
SEDE DI TRIESTE DELL'ANSA E DELLA SEDE REGIONALE DELLA RAI PER IL FRIULI
VENEZIA GIULIA) che la nostra città sia spesso impraticabile per le
incredibili velocità raggiunte dal vento.
Ecco
che altrove con vento registrato a 80/90 km/h si ribaltino camion,
si dannegginoi case e agricoltura (accaduto in Calabria quest'inverno),
che con 80 km.h di tramontana sul litorale pontino si siano
sradicati un numero enorme di alberi secolari , o con raffiche
a 90 si siano spaccati i vetri di tutte le finestre, divelti tutti i
segnali ed i lampioni stradali , come accaduto a Bari alcuni anni
fa. A Rimini per il vento a 100, duecentomila euro di danni. A
Trieste la bora sarebbe a 110 ma nessun danno segnalato dai vigili del
fuoco, non si rinforzano nemmeno gli ormeggi, nulla....
Riteniamo
opportuno pubblicizzare che la mistificazione da anni in atto
sulla reale velocità del vento di bora a Trieste prende il via dai dati
assolutamente fuori della norma OMM diramati senza vergogna ( e con
ancora meno vergogna propagati da meteteorologhi senza scrupoli ) dall'
Istituto nautico, che come esso stesso comunica, ha
l'anemometro posizionato sopra il tetto su una torretta a esattamente 38.8
metri.
38.8
metri, quindi circa quattro (4)
volte più in alto di 10 metri ovvero quanto prevede la norma
meteorologica internazionale WMO cui obbligatoriamente sottostanno tutte
le stazioni meteo di questo mondo.
La
velocità del vento, cresce in modo logaritmico aumentando l'altezza
dal suolo (come sui viadotti o.... su una torretta sopra un alto edificio,
come nel ns.caso) e ciò vale in modo più accentuato nei centri urbani.
Eccco
perchè l'Organizzazione Mondiale Meteorologica ha stabilito una
unica quota standardizzata di 10 metri esatti dal suolo per
effettuare in tutto il mondo la misurazione del vento.
L'effetto
dell'altezza sulla velocità del vento è di tipo logaritmico, e può
essere espresso, secondo la legge di Riegeli, come:
vz
/ vs = ( hz / hs )n
Nel
caso di territorio urbano, e applicando il coefficiente di stabilità di
Pasquill , il coefficiente N ammonta mediamente a 0,6
Applicando
la formula logaritmica, vediamo che misurando la velocità a 38.8 metri si
ottiene almeno il 30% di più che alla quota standard internazionale WMO
di 10 metri.
la
NEBBIA a Trieste e in Italia
Sicuramente
potremmo definire il fenomeno nebbia "poco democratico"
sia per come ripartisce la sua presenza durante l'anno sia per
come si distribuisce geograficamente sulla nostra Italia. Anche da
un rapido esame delle mappe stagionali relative ai giorni di
nebbia, salta subito all'occhio come il fenomeno sia soprattutto
autunnale e invernale: nella stagione primaverile la sua presenza
si riduce di due terzi e nel periodo estivo si limita ad
apparizioni saltuarie e tra l'altro molto localizzate. Mappe alla
mano, si ha che si spinge fino ai 45, 50 giorni per l'autunno e
per l'inverno, ma si ferma ai 16 giorni in primavera e non va
oltre gli 8 giorni nei mesi estivi. Aggiungo qualche altro numero:
per le città del Nord si passa da una media di 26, 27 giorni di
nebbia in inverno, ai circa 17 dell'autunno, fino ai 6 o 7 della
primavera e ai circa 2 giorni e mezzo dell'estate; al Centro si
registrano rispettivamente 15, 9, 6 e 1 giorni e sulle regioni
meridionali i giorni sono circa 5, 3, 3 e sotto l'unità per
l'estate. A questo è doveroso aggiungere che esistono differenze
sostanziali tra le varie stagioni non solo in termini di presenza,
ma anche di "qualità" della nebbia. Infatti alla classe
"giorni di nebbia" vengono assegnati tutti i giorni in
cui in un momento della giornata, più o meno prolungato, la
visibilità si è ridotta al di sotto del chilometro; quindi lo
stesso trattamento viene riservato sia a un giorno della stagione
fredda in cui la nebbia non si sia dissolta del tutto anche in
pieno giorno, sia a una fugace apparizione in una notte estiva
più fresca del solito. Piuttosto scontata la ragione di questa
disparità tra le varie stagioni dell'anno: la quasi totalità
delle nebbie sono nebbie da raffreddamento per cui è ovvio che si
concentrino nella stagione fredda, dall'autunno fino all'inizio
della primavera, quando le temperature notturne scendono
sufficientemente in basso da favorire la condensazione del vapore
vicino al suolo. Il motivo per cui la primavera è meno nebbiosa
dell'autunno è con ogni probabilità riconducibile a quanto
evidenziato nei dati raccolti sull'umidità. I dati di umidità ci
dicono che la primavera, complici le piogge meno frequenti e
abbondanti, è mediamente più secca dell'autunno. Passo ora alle
aree geografiche dove le nebbie sono meno frequenti: al coro
"nebbia, questa sconosciuta!" possono partecipare molte
regioni meridionali con Calabria e Sicilia in testa dove le
temperature miti tutto l'anno e la morfologia del territorio
permettono alla nebbia di fare capolino solo di rado. Lo stesso
non si può dire di alcune zone della Campania, della Puglia e
della Sardegna e poi di gran parte del Centro dove sulle zone
pianeggianti, soprattutto nelle valli interne, il fenomeno nebbia
è decisamente più presente. Ne sono esempio Foggia con una media
di 14 giorni di nebbia in inverno, 9 in autunno e 7 in primavera e
Frosinone che nello stesso ordine conta 30, 22 e 12 giorni e che
nel '90 ha fatto registrare fino a 51 giorni di nebbia, un valore
comparabile a quello di molte città del Nord. E veniamo quindi al
Nord o meglio alla più vasta valle italiana, la Pianura
Padano-Veneta. Se si esclude il suo settore più orientale, ossia
le zone pianeggianti più secche e ventilate del Friuli Venezia
Giulia, i consuntivi di fine anno contano mediamente almeno 50
giorni di nebbia con punte anche di 100, 110 giorni in un anno.
Dalle configurazioni della frequenza si nota in modo evidente come
la maggiore presenza di nebbie nei mesi freddi, quelli autunnali,
invernali e di inizio primavera, si registra lungo l'asse
longitudinale della valle con i picchi più evidenti tra il
Piemonte (Vercellese, Novarese e Alessandrino) e la pianura
lombarda. Comunque tutte le zone limitrofe al percorso del Po, dal
Torinese fino al Ferrarese e al Polesine, contano una media di
almeno 60, 70 giorni di nebbia all'anno. È questa infatti la
parte più bassa della valle caratterizzata da una ventilazione
molto scarsa e dove l'aria fredda che scivola dalle
"alture" circostanti crea inversioni termiche intense,
spesse e quindi anche persistenti. I 40, 60 giorni che si
registrano infine lungo i litorali dell'alto Adriatico, tra il
Veneto e il nord delle Marche, sono da addebitare alle nebbie da
avvezione già citate precedentemente, che affluiscono dal mare
sospinte da umidi venti di Scirocco. Due città settentrionali ,
in base ai dati raccolti, potrebbero essere attribuite all'estremo
Sud: sono Genova e Trieste che in media a fine anno contano
rispettivamente 1 e 4 giorni scarsi. Quindi, la nebbia per
genovesi e triestini è veramente un'eccezione, grazie alle
temperature miti anche in inverno e alla ventilazione che
costantemente supera quella soglia che impedisce la formazione
della nebbia. Confrontiamo ora il quadro appena delineato sulla
frequenza delle nebbie con la realtà fornita dai dati del
ventennio precedente, gli anni '60 e '70, per capire se la
sensazione diffusa che "le nebbie non sono più quelle di una
volta" ha un qualche fondamento. Concentriamoci in
particolare su alcune città del Centro-NORD dove la maggiore
presenza delle nebbie permette di apprezzare meglio le differenze:
i numeri dicono che le nebbie si sono ridotte del 27% a Torino,
del 28% a Piacenza e Brescia, del 30% a Venezia, del 32% a Vicenza
e Bologna, del 42% a Roma Urbe, del 44% a Milano Linate, del 50% a
Pescara e Firenze, del 53% ad Ancona, addirittura del 69% a
Bolzano. In contro tendenza Malpensa e Udine che hanno guadagnato
6, 7 punti percentuali ma, a parte questi ultimi due casi, il calo
dei giorni di nebbia è evidente e considerevole. Quindi le
nebbie, per fortuna si dirà, ci fanno meno compagnia; ma come
spiegare queste riduzioni ? Dal momento che la maggior parte delle
nebbie italiane, come più volte detto, sono da raffreddamento, è
bene rivolgere lo sguardo alle temperature. Le temperature minime
notturne in inverno e autunno sono salite in media rispetto al
ventennio precedente di 0,8 gradi al Nord e di 0,5 gradi al
Centro. È allora credibile che, con notti mediamente più calde,
il raffreddamento notturno risulti più spesso non sufficiente per
far condensare il vapore acqueo nelle minuscole goccioline di
nebbia. Anche la temperatura media delle acque superficiali del
Mediterraneo è in fase di crescita per cui è plausibile che le
nebbie d'avvezione che si formano sul mare per scorrimento di aria
tiepida e umida, trovando una superficie marina più calda, siano
meno frequenti e quindi meno spesso invadano la terraferma.
Un'altra concausa credibile in questo andamento verso il basso dei
giorni nebbiosi è la drastica riduzione negli ultimi 30 anni del
contenuto di zolfo nei combustibili utilizzati per i trasporti e
il riscaldamento. Si è così abbattuta del 90% l'immissione
nell'aria del biossido di zolfo che è proprio uno di quei tanti
componenti del pulviscolo atmosferico i cui composti costituiscono
i nuclei di condensazione attorno a cui si aggrega il vapore.
Giorni di nebbia
Bolzano
13.5
Trieste
3.9
Udine
30.2
Venezia
59.2
Vicenza
54.5
Brescia
83.8
Milano Linate
78.6
Malpensa
101.2
Torino Caselle
62.5
Genova
0.7
Piacenza
70.9
Bologna
62.6
Rimini
52.6
Ancona
36.3
Firenze
17.1
Perugia
25.7
Grosseto
7.6
Pescara
30.2
Roma Urbe
32.8
Frosinone
67
Napoli
11.3
Foggia
28.9
Bari
3.5
Brindisi
15.2
S.M.Leuca
10.6
Potenza
11.7
Palermo
1.5
Gela
4.2
Catania
4.5
Alghero
39.8
Cagliari
16.8
Sul Golfo, secondo le statistiche, la maggior parte delle piogge
cade tra ottobre ed aprile.
I
mesi estivi sono lunghi e caldi, con minime sui 18-20 gradi e
massime sui 25-27 tra fine maggio a settembre talvolta fino a fine
ottobre.
Nel
lungo periodo estivo cadono al mese in media appena una trentina
di mm. di pioggia , durante qualche raro e breve temporale (quasi
sempre notturno) .
Confrontata
la piovosità estiva della costa di Trieste con quella del vicino
Friuli o del retrostante Carso sloveno, si tratta di meno di un
terzo di quanto piova in estate in provincia di Udine,
dove i temporali verso metà giornata sono quotidiani.
Oltre
il 90 % delle giornate estive sono serene e soleggiate.La
stagione ufficiale dei bagni fin dai tempi dell'Impero
Austroungarico, che aveva qui la sua Riviera Austriaca, va dal 1
Maggio al 15 ottobre.
Lungo
la fascia costiera d'inverno la brina mattutina è un
fenomeno del tutto inconsueto, la neve é un evento
molto raro e possono passare anche oltre 10 anni senza che
la neve raggiunga la costa od il centro città, e se cade,
non attacca e subito si scioglie cosicchè ad esempio nel
decennio 1990-2000 la media di neve annuale è stata di 0,0
cm.
Pure
la grandine è davvero rara lungo la costa, contando Trieste i
valori di frequenza tra i più bassi d'Italia ( un terzo
delle già fortunate Genova e Palermo ).
L'unico
periodo in cui la nostra zona può essere interessata da
forti seppur brevi nubifragi è all'inizio dell'autunno, al
passaggio delle cosiddette gocce fredde sul mare caldo.
Altrimenti
le precipitazioni portate dalle normali perturbazioni sono in
genere moderate, e capita spesso che qui non piova o cadano poche
gocce mentre le zone vicine sono interessate da eventi
alluvionali.
Il
vento di scirocco a Trieste infatti, scendendo dai monti
dell'Istria, per compressione adiabatica alza le temperature ancor
piu' che altrove, ma spingendo verso l'alto l'aria
difficilmente porta pioggia , anzi spesso rasserena il cielo.
METEORIVIERA - IL TEMPO ED IL CLIMA A TRIESTE
Temperature Minime
Valori calcolati sulle temperature registrate tra le 18 del giorno precedente e
le ore 6 del giorno corrente.
Dati aggiornati tutti i giorni attorno alle ore 8.20